venerdì 27 febbraio 2009

Canzoni Ambientaliste

Luca Carboni ha da poco pubblicato “Musiche Ribelli”, un album di classici della canzone italiana anni 70, rinvigoriti dalla pregiata produzione di Riccardo Sinigallia. Tra i pezzi che Carboni e Sinigallia aiutano a riscoprire, c’è Eppure Soffia di Pierangelo Bertoli.

E' una canzone che ho sempre snobbato, trovandola ingenua al limite dell’oratoriale. Riascoltandola, mi sono reso conto di quanto fosse superficiale il mio giudizio. Il testo di Bertoli riesce a coniugare un senso di stupore infantile per il creato ad un genuino disgusto per gli abusi ambientali perpetrati dal genere umano. La musica italiana non è più riuscita a parlare della natura in modo tanto incisivo ed attuale.

“Eppure Soffia” entra così nella mia personale classifica delle più belle canzoni ambientaliste di sempre – piazzandosi terza.

Le altre due?

#2: David Bowie, “Five Years”. Scene di vita di tutti i giorni, in un pianeta cui sono rimasti cinque anni di vita. Si apre dolce e triste come un sonetto romantico, per poi trascinare l’ascoltatore e il pianeta tutto in un finale epico.

#1: Marvin Gaye, “Mercy Mercy Me”. La prima canzone ambientalista di sempre, la più bella. Mai il pesce al mercurio è stato cantato in maniera così sexy. Greenpeace dovrebbe adottarla come inno.

1 commento:

  1. La mia canzone ambientalista preferita e' "Ci vuole un fiore" di Sergio Endrigo.
    Ciao
    M.

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